Nacque a Volpago nel 1879. Degna di nota è la sua opera, nel campo della diplomazia italiana degli anni venti del secolo scorso, quando resse l’Eritrea quale governatore. Grande conoscitore del mondo coloniale italiano, trascorse circa venti anni in Africa, soprattutto in Somalia, dove era stato anche reggente. Nel 1923 venne nominato governatore dell’Eritrea, carica che ricoprì fino al 1928; rimasero celebri le trattative che concluse nel 1926 fra il re dello Jemen El Yman Jehia ed il Governo italiano. Nello stesso tempo condusse una politica di collaborazione e di amicizia con il vicino Sudan, allora di dominio inglese. In quegli anni J. Gasparini fece ricostruire Massaua, colpita dal terremoto, che divenne un emporio commerciale sul quale venivano commercializzate le materie prime ed i prodotti del retroterra etiopico. Mediante lo sbarramento del fiume Gasc fece bonificare 15.000 ettari ove venne coltivato il cotone, il caffè e la china, fu un’opera di notevole valore economico e sociale.
Alla fine del mandato sia la stampa che l’opinione pubblica furono unanimi nell’esaltare l’opera del governatore
Pagina aggiornata il 22/07/2024